Loading...

In primo piano

Ape sociale rinnovata fino al 31 dicembre 2021

E’ l’anticipo pensionistico per alcune categorie di lavoratori meritevoli. Epasa, il patronato Cna, spiega chi ne ha diritto, come richiederla, la durata e quanto spetta a chi la ottiene

Ape sociale rinnovata fino al 31 dicembre 2021

L’Ape sociale (anticipo pensionistico) è un sussidio economico introdotto dalla legge di bilancio 2017 che accompagna al raggiungimento della pensione di vecchiaia nel regime pubblico obbligatorio alcune categorie di lavoratori meritevoli di una particolare tutela da parte del legislatore, a determinate condizioni.

Inizialmente previsto sino al 31.12.2018, è stato rinnovato sino al 31.12.2021

Lo strumento si rivolge agli iscritti presso l'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, ai fondi ad essa esclusivi o sostitutivi, le gestioni speciali dei lavoratori autonomi e la gestione separata dell'Inps.

Dunque riguarda tanto i lavoratori dipendenti (sia del settore pubblico che privato), gli autonomi e i parasubordinati con la sola esclusione dei liberi professionisti iscritti presso le relative casse professionali. Possono accedervi i soggetti che, oltre ad essere iscritti ad una delle indicate forme di previdenza, abbiano cessato l'attività lavorativa, risultino residenti in Italia, non siano titolari di alcun trattamento pensionistico diretto ed abbiano compiuto almeno 63 anni di età.

Oltre alle indicate condizioni gli interessati devono riconoscersi in uno dei seguenti quattro profili di tutela:

A) Disoccupati

Siano in possesso di almeno 30 anni di contribuzione ed abbiano concluso da almeno tre mesi il godimento dell'intera prestazione previdenziale di DISOCCUPAZIONE (Naspi).

B) Caregivers

Siano in possesso di almeno 30 anni di contribuzione e, al momento della richiesta, assistere da almeno sei mesi, il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 Oppure soggetti che assistono, un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

C) Invalidi

Siano in possesso di almeno 30 anni di contribuzione ed essere stati riconosciuti invalidi civili di grado almeno pari al 74 per cento.

D) Lavori cd. Gravosi

Siano lavoratori dipendenti con almeno 36 anni di contribuzione e, alla data di presentazione della domanda di accesso all'Ape sociale, abbiano svolto una o più delle professioni cd. gravose per almeno sei anni negli ultimi sette oppure per almeno sette anni negli ultimi dieci.
• operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici;
• conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
• conciatori di pelli e di pellicce;
• conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
• conduttori di mezzi pesanti e camion;
• personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
• addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
• insegnanti della scuola dell'infanzia e educatori degli asili nido;
• facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
• personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
• operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
• operai dell'agricoltura, della zootecnia e della pesca;
• pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
• lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67;
• marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

Requisiti contributivi

Per quanto riguarda le donne, è prevista una riduzione dei requisiti contributivi richiesti per l'accesso all'APE sociale, pari a 12 mesi per ciascun figlio, nel limite massimo di 2 anni (cd. APE sociale donna); per quanto concerne l'accesso al beneficio dei lavoratori dipendenti operai dell'agricoltura e della zootecnia, il computo integrale dell'anno di lavoro si considera soddisfatto con il numero minimo di giornate (pari a 156), relativo all'anno di contribuzione, previsto dalla normativa vigente.

La doppia DOMANDA

La procedura per conseguire l'Ape sociale non è una semplice domanda di pensione: gli individui che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2021 dovranno produrre due domande all'Inps:
1)l'istanza di verifica delle condizioni per dimostrare di trovarsi in uno dei profili di tutela individuati dalla legge (cioè trovarsi in stato di disoccupazione; assistere da almeno sei mesi un familiare convivente con handicap grave; invalidità civile almeno al 74%; svolgere un’attività gravosa);
2) l'istanza di accesso alla prestazione. L’Inps una volta ricevuta l'istanza verificherà se ci sono le condizioni oggettive per la concessione dell'Ape sociale inclusa la disponibilità di fondi e comunicherà al lavoratore la prima decorrenza della prestazione (se i fondi sono insufficienti viene confermato l'accesso ma verrà posticipata la decorrenza della prestazione) o il rifiuto della stessa per mancanza dei requisiti.
Ciò considerato è consigliato effettuare la domanda il prima possibile.

DECORRENZA E DURATA

L'indennità dell’Ape sociale decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio ove a tale data sussistano tutti i requisiti e le condizioni previste dalla legge, compresa la cessazione dell’attività lavorativa.
L’Ape sociale è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell'anno, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento di un trattamento pensionistico diretto anticipato o conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.
Al fine di valutare se le risorse finanziarie stanziate risultino sufficienti a copertura del beneficio rispetto al numero degli aventi diritto, si procede al monitoraggio. Il monitoraggio viene effettuato sulla base della maggiore prossimità al requisito anagrafico di vecchiaia e, a parità di requisito, sulla base della data di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni.

QUANTO SPETTA

L'indennità è pari all'importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di detto importo). L'importo dell'indennità non è rivalutato, né integrato al trattamento minimo.
Durante il godimento dell’indennità non spetta contribuzione figurativa.
Il trattamento di Ape sociale cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti.
Ai beneficiari non spettano gli assegni al nucleo familiare.

Per maggiori informazioni: Epasa-Itaco Patronato di Cna
Via Riva di Reno 58 - 40122 - Bologna
Tel 051 526047 – 526014
Mail: cnaperte@bo.cna.it